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Architettura ed Evoluzione del World Wide Web | |
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Hypertext Editing System (1967) / File Retrieval and Editing System
(1968) / Intermedia (1986) Le prime implementazioni concrete di ipertesti si ebbero presso la Brown University da parte di Andries van Dam. Figura 4: Andries van Dam |
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L’ Hypertext Editing System è stato il primo ipertesto realizzato nel
1967 grazie ad un contratto di ricerca dell’IBM. Il principale obiettivo
della ricerca era quello di produrre efficacemente documentazione
stampata, ma, anche delle idee scambiate con Nelson nella Spring Joint
Computer Conference del 1967, nel sistema vennero introdotte
funzionalità ipertestuali [DAM]. Il sistema fu presentato come sistema
di tipografia in linea a clienti IBM, tra i quali testate importanti
quali Time/Life, che trovarono il sistema eccessivamente "futuribile".
Anche all’interno della propria università, van Dam incontrò notevoli
difficoltà nel permettere che si utilizzassero dei computer per trattare
parole, piuttosto che numeri. L’IBM vendette poi il sistema allo Houston
Manned Spacecraft Center, dove venne utilizzato per produrre
documentazione relativa alle missioni Apollo.Il File Retrieval and
Editing System (FRESS), invece, venne realizzato nel 1968, sia per
superare i limiti dell’HES (indipendenza delle periferiche di I/O, uso
di link bidirezionali, funzionalità di "undo/redo", …), sia sotto
l’influenza della presentazione del NLS da parte di Engelbart.
Ulteriori sviluppi portarono all’introduzione di grafica nei documenti, tramite il Document Presentation System (DPS). Tra le funzionalità aggiuntive del DPS c’erano sistemi di aiuto alla navigazione, tra i quali una time line, utilizzabile per ripercorrere al contrario i nodi visitati, una vista dei nodi vicini ed un indice di pagine, organizzate per parole chiave e codificate tramite colori per capitoli. Al crescere della complessità del sistema, si fece sempre più evidente la necessità di sistemi automatici di authoring. Nel 1983 venne fondato l’"Institute for Research on Information and Scholarship" (IRIS), per applicazioni formative. Sviluppi successivi portarono nel 1986 ad Intermedia, un ipertesto commercializzato dalla sua versione 3.0 nel 1989 ed eseguibile su Macintosh, ma con sistema operativo UNIX, cosa che ne limitò la diffusione. Il modello utilizzato per la visualizzazione dei nodi era quello delle finestre a scorrimento. I link, bidirezionali, si riferivano ad ancore, non ad interi nodi. L’applicazione principale di intermedia fu nel campo della formazione. Il contesto era quello di un gruppo di studenti che accedevano allo stesso ipertesto, incrementandolo con le proprie note: questo portò alla realizzazione di file separati per i link di ciascun utente. Purtroppo, i finanziamenti per il progetto cessarono nel 1991 ed il sistema venne abbandonato. |
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Aspen Movie Map (1978)
Andrew Lippman ha realizzato nel 1978 il primo sistema ipermediale, tramite il quale era possibile fruire non sequenzialmente di brani video che mostravano un viaggio attraverso le vie della città di Aspen (Colorado) [LIP]. L’Aspen Movie-Map, come era chiamato il sistema, venne realizzato presso l’Architecture Machine Group dell’MIT, prima che venisse realizzato il Media Lab [NEG], per dimostrare la possibilità della tecnologia videodisco allora disponibile. Sostanzialmente il sistema permetteva l’accesso alle informazioni contenute nel videodisco non come una sequenza di mezz’ora di video, ma come una serie di 50.000 frame individualmente accessibili. I frame venivano presentati sia in funzione della velocità di percorrenza selezionata dall’utente (da fermo a 68 miglia l’ora), sia in funzione dei comandi relativi alla guida (svolta a destra o sinistra) ed alle preferenze sul tipo di panorama (estivo o invernale). |
Figura 5: Andrew Lippman |