quaderni di usabilità TILS: Scuola Superiore Guglielmo Reiss Romoli

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Architettura ed Evoluzione del World Wide Web
Gli sviluppi delle interfacce grafiche

Figura 22: Apple Lisa

Tra gli sviluppi che maggiormente fecero tesoro delle idee sviluppate alla Xerox furoni i sistemi Apple. Già nel 1979 Steve Jobs visitò lo Xerox PARC traendone l’ispirazione per lo sviluppo di macchine con interfacce grafiche, la prima delle quali fu il Lisa del 1983. Il debito della Apple nei confronti della Xerox è anche dovuto ai cambiamenti che progetto del Lisa subì dopo la commercializzazione dello Star, del quale adottò l’utilizzo delle icone.

In ogni caso, anche il Lisa non si salvò dallo scarso successo commerciale, legato anche questa volta, come per lo Star, al costo elevato, prestazioni insoddisfacenti e chiusura dell’architettura.

Nel 1984 con il Macintosh, invece, macchine con interfaccia grafica ebbero finalmente successo commercialmente.

Tra le ragioni del successo possiamo ricordare:

punto elenco prezzo contenuto (2.500 $)
punto elenco mercato e tecnologia matura
punto elenco supporto di software di terze parti, con linee guida per garantire consistenza tra le applicazioni
punto elenco sbocco nel mercato del desktop publishing, per la qualità della grafica e delle stampanti laser



Figura 23: Apple Macintosh

UNIX X11/Motif

Lo standard X Windows è nato nel 1989 (con Copyright del Massachusetts Institute of Technology) come ambiente grafico per sistemi UNIX connessi in rete. L’architettura di X Windows prevede che le informazioni visualizzate sul display dell’utente siano scambiate tra un programma server, che risiede sulla macchina dell’utente in attesa di comandi grafici da eseguire (es.: disegna un rettangolo), ed i programmi che manipolano le informazioni da visualizzare, che possono risiedere sia sulla stessa macchina che altrove nella rete.

Figura 24: architettura X System

Lo standard prevede che vi siano circa 200 routine grafiche che possono essere scambiate tra client e server, che formano la libreria Xlib, che possono essere viste come un’interfaccia di basso livello indipendente dai dispositivi di I/O effettivamente utilizzati. I messaggi che si scambiano il client ed il server possono essere ricondotti a quattro gruppi principali relativi a:

punto elenco richieste di operazioni grafiche o di informazioni
punto elenco risposte
punto elenco eventi, come la pressione di un tasto o lo spostamento del cursore
punto elenco errori

Lo standard X Windows, quindi, non si preoccupa di cosa verrà disegnato sullo schermo e, quindi, dell’aspetto e delle funzionalità dell’interfaccia con la quale l’utente si troverà ad operare.

Per questo aspetto, invece, è stato sviluppato, sempre nel 1989 da parte della Open Software Fundation (OSF), lo standard Motif. Nel 1996, OSF si fuse con X/Open per formare OpenGroup [OSF], che attualmente controlla lo sviluppo e la commercializzazione di Motif.

Questo standard grafico ebbe un ruolo primario negli studi sull’interazione uomo/macchina, dato la sua diffusione negli ambienti di ricerca coinvolti in questi progetti. D’altra parte, la sua scarsa diffusione al di fuori del mondo accademico/scientifico, ha rappresentato un ostacolo alla diffusione dei risultati di questi progetti, come nel caso già ricordato di Intermedia.

Microsoft Windows

Inizialmente, le interfacce grafiche per il PC IBM (commercializzato nel 1981) erano applicativi DOS. La prima interfaccia di una certa diffusione fu GEM della Digital Research, una casa fondata da Gary Kildall e nota per aver realizzato il primo sistema operativo per microprocessori: il CPM.

Sebbene già sotto GEM iniziarono ad essere diffusi applicativi per grafica e desktop publishing (come Xerox Ventura del 1986), la vera svolta si ebbe con l’introduzione da parte di Microsoft dell’ambiente Windows. Nato anch’esso come applicazione DOS nel 1983 (ma diffusosi significativamente solo dopo il 1990 con la versione 3.0), con Windows 95 questo ambiente si è trasformato in un vero e proprio sistema operativo, con una forte integrazione tra le linee guida dell’interfaccia di sistema e quella delle applicazioni.

Data la diffusione di Windows in ambiente desktop (oltre il 90% del mercato), possiamo considerare ormai completa la migrazione dell’interfaccia uomo/macchina verso l’impostazione grafica iniziata in casa Xerox.